Una Rete che raccoglie la filiera dell’edilizia e non solo

La filiera dell’edilizia deve rispondere velocemente alle mutate esigenze del mercato – l’economia circolare quale strumento per aumentare competitività e capacità innovativa

Milano, 10 aprile 2019.

Due società di estrazione di inerti, una di produzione di conglomerati bituminosi, una di produzione di calcestruzzi preconfezionati, una operante nel settore del recupero delle macerie da demolizione, una in quello della produzione di inerti artificiali da recupero, una nel campo della produzione di leganti e bitumi eco-innovativi, due imprese di costruzioni, due società immobiliari, una associazione sportiva, uno studio professionale e tre geologi, uniscono le forze per dar vita alla Rete SAND.

L’idea è semplice: raccogliere la filiera dell’edilizia attorno ad una Rete che attraverso la condivisione delle informazioni e delle esperienze, generi “valore” per i propri clienti, mettendo a fattor comune le specifiche competenze dei singoli partecipanti, aumentandone la competitività sul mercato e la capacità innovativa e nel contempo garantendone l’autonomia.

“Il mercato sta cambiando velocemente sotto la spinta di scelte politiche internazionali che hanno ormai definitivamente decretato l’insostenibilità del modello dell’economia lineare. Lotta al cambiamento climatico, contenimento delle emissioni di C02, rigenerazione urbana, sono solamente alcune delle tematiche che nel mercato dell’edilizia si stanno traducendo in specifiche richieste da parte dei clienti e delle Amministrazioni pubbliche. Abbiamo quindi capito che era giunto il momento di iniziare a pensare a nuovi modelli imprenditoriali e a sperimentare nuove soluzioni.” (Stefano Roda Presidente del CdA di Milano Bitumi)

In SAND si lavora per gruppi misti, seguendo un programma che viene condiviso annualmente e semestralmente aggiornato: le tematiche vengono quindi esaminate sotto punti di vista e competenze diverse, dando origini a soluzioni frutto dell’unione delle differenti esperienze.

Fra le leve che utilizza SAND per aumentare competitività e capacità innovativa l’ottimizzazione dei processi attraverso la metodologia Lean Thinking e la transizione verso l’economia circolare, sono indubbiamente le più rilevanti.

Dai tavoli di lavoro nasce così l’idea di ragionare in termini di simbiosi industriale, andando a tracciare all’interno di SAND il flusso dei materiali inerti, riducendone gli sprechi (muda), aumentando il più possibile il recupero ed il riciclo degli stessi.

Per trasmettere poi ai diversi stakeholder il “valore” di tale processo, nel gennaio 2019 viene dato il via alla certificazione ReMade in Italy, in fase di svolgimento, per tutti i prodotti contenenti una percentuale di riciclo di rifiuti e/o sottoprodotti che circolano all’interno della filiera SAND. Il tutto anche per avere una certificazione di immediata verificabilità da parte delle stazioni appaltanti pubbliche, ormai divenute consapevoli dell’obbligo di applicare nelle gare d’appalto i Criteri Ambientali Minimi, molti dei quali improntati sui benefici ambientali derivanti dall’impiego di materiali di riciclo.

Il prossimo passo?

Avviare un tavolo di studio all’interno del progetto RIECCO promosso dalla CCIAA di Milano, Monza Brianza e Lodi in collaborazione con l’Università Sant’Anna di Pisa e ReMade in Italy al fine di misurare le performance ambientali dei prodotti per migliorarne la competitività ed analizzarne il ciclo di vita.

I partecipanti di SAND:

– La Ginestra srl – Cava Visconta srl – Cave Merlini srl – Gini Giuseppe spa – I.C.G. srl – Bitem srl – Milano Bitumi spa – Zerocento srl – Il Gelso Immobiliare srl – Costa del Loco srl – Estra Team associazione sportiva – Studio legale Merlini Ghelfi – Dr. Guido Roderi – Dr. Filippo Tallarini – Dr.ssa Anna Merlini

Collaborano con SAND: Betonrossi spa – Dr.ssa Chiara Parazzini